Nei precedenti articoli abbiamo trattato diversi aspetti collegati al cosiddetto TUS o TUSL (testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro), la raccolta di norme emanate con il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e riferimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Abbiamo detto che le misure di sicurezza accettabili non sono quelle minime richieste, abbiamo parlato anche dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) che il lavoratore isolato può e deve utilizzare (dispositivi uomo a terra), abbiamo scritto quanto è importante comunicare un’emergenza in modo efficace e quanto è conveniente investire in sicurezza anche grazie agli incentivi previsti dalla Transizione 4.0 e abbiamo mostrato quanto ancora oggi sono alti i numeri degli infortuni sul lavoro. Oggi vogliamo parlare delle tecnologie disponibili per la geolocalizzazione del lavoratore isolato in caso di pericolo.
Tecnologie per la geolocalizzazione
Il sistema di geolocalizzazione più conosciuto è sicuramente il GPS (Global Positioning System) che, attraverso una rete dedicata di satelliti in orbita attorno alla terra, fornisce al terminale dotato di ricevitore GPS le informazioni sulle sue coordinate geografiche. Questa tecnologia spesso non è utilizzabile, per esempio nel caso in cui il lavoratore isolato operi in un area aziendale interna e schermata. Se l’azienda dispone di un sistema DECT (Digital Enhanced Cordless Telecommunication) di tipo enterprise per le comunicazioni mobili, in alcuni casi è possibile utilizzare il cordless per geolocalizzare il lavoratore isolato.
Perchè questo sia possibile è necessario che il cordless sia provvisto di servizio uomo a terra e che il lavoratore si trovi all’interno della copertura radio del sistema DECT. Una tecnologia utilizzata più di recente è conosciuta come BLE (Bluetooth Low Energy) che, attraverso un’architettura ad-hoc di Gateway, gestisce e monitora la posizione dei Beacon BLE. I Beacon sono dei sensori attivi che trasmettono il loro UUID (Universally Unique IDentifier) al Gateway che ne rileva la presenza in quella determinata area di radiosegnalazione.
Bluetooth Low Energy
Questa tecnologia wireless è basata, come dice lo stesso nome, sullo standard Bluetooth ed è stata sviluppata inizialmente per soddisfare l’esigenza di interoperabilità IoT (Internet of Things). Le sue caratteristiche principali sono la portata di comunicazione wireless fino a 100 metri e il basso consumo energetico tra i dispositivi collegati grazie alla piccola quantità di dati da inviare. Nelle applicazioni di geolocalizzazione la famiglia di dispositivi BLE utilizzati di solito è composta da Gateway e Beacon con caratteristiche tecniche specifiche e prestazioni adatte ai diversi scenari. Il Gateway rileva e comunica le informazioni della posizione del Beacon al servizio centrale di controllo.
I vantaggi della tecnologia AMS
Nell’ambito della gestione delle comunicazioni di sicurezza, uno strumento che può migliorare il servizio di uomo a terra (mandown) è l’AMS (Alarm Messaging System) che, attraverso l’utilizzo di diversi e innovativi canali di comunicazione, incluso il diffuso Microsoft Teams, può rendere più efficace l’interazione con i soccorsi in caso d’emergenza. L’AMS, integrato ai vari sistemi di geolocalizzazione, attraverso un’architettura in alta affidabilità geograficamente distribuita e multicanale, riduce i rischi e migliora la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, grazie alla funzione di firewalling embedded e all’implementazione della crittografia Advanced Encryption Standard (AES) a 256 bit, l’AMS è totalmente compliance al GDPR. In conclusione, se si è alla ricerca di tecnologie disponibili per ridurre i rischi e aumentare la sicurezza del lavoratore isolato, l’AMS è la soluzione ideale.