Il TUS o TUSL (testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) è una raccolta di norme emanate con il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 ed è il riferimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Non ci sorprende che il testo sia molto complesso, trattando di un ambito importante e delicato come la sicurezza nei luoghi di lavoro. Al suo interno si trovano le prescrizioni relative alla segnaletica di sicurezza, che non si limita ai soli cartelli che siamo abituati a vedere, per esempio in prossimità di un cantiere, ma a tutte le forme di comunicazione di un avviso di pericolo imminente.
Gli articoli di riferimento
L’articolo 162 del Titolo V del TUSL definisce la segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro. Questa deve essere, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale.
Inoltre, l’articolo 163 prescrive al datore di lavoro anche i seguenti obblighi:
1. Quando, anche a seguito della valutazione effettuata in conformità all’articolo 28, risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, il datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza, conformemente alle prescrizioni di cui agli allegati.
2. Qualora sia necessario fornire mediante la segnaletica di sicurezza indicazioni relative a situazioni di rischio non considerate negli allegati, il datore di lavoro, anche in riferimento alle norme di buona tecnica, adotta le misure necessarie, secondo le particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica.
Le misure minime sono sufficienti?
Come tutte le norme in materia di sicurezza, anche il testo unico prescrive le misure minime da adottare, avvertendo però che la responsabilità della valutazione dei rischi è a carico del datore di lavoro che, sulla base dell’esperienza e della tecnica, deve operare la scelta migliore. Naturalmente il datore di lavoro si può avvalere di consulenti esperti in materia di salute e sicurezza sul lavoro per potere effettivamente operare la scelta migliore. Un’altra figura centrica è l’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), la persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 del TUSL, designata dal datore di lavoro e a cui deve rispondere, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
Nell’ambito della gestione delle comunicazioni di sicurezza, uno strumento molto apprezzato dagli RSPP è l’AMS (Alarm Messaging System)
I vantaggi della tecnologia AMS
Nell’ambito della gestione delle comunicazioni di sicurezza, uno strumento molto apprezzato dagli RSPP è l’AMS (Alarm Messaging System) che, oltre alla più usata comunicazione verbale (combinatori telefonici, interfacce gsm), utilizza diversi e innovativi canali di comunicazione. Tra l’altro, la globale diffusione di Microsoft Teams dell’ultimo periodo, ha reso particolarmente interessante il suo utilizzo come canale di comunicazione privilegiato e per questo motivo è stato integrato nell’AMS tra i propri canali di interazione (chat, sms e mail). L’AMS, attraverso un’architettura in alta affidabilità geograficamente distribuita e multicanale, riduce i rischi e migliora la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, grazie alla funzione di firewalling embedded e all’implementazione della crittografia Advanced Encryption Standard (AES) a 256 bit, l’AMS è totalmente compliance al GDPR. In conclusione, se si è alla ricerca di misure tecniche disponibili per ridurre i rischi e aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro, l’AMS è la soluzione ideale.