• Che cos‘è l’Internet of Things

    La Rete di “oggetti intelligenti” che sta entrando nella nostra vita

La Rete di “oggetti intelligenti” che sta entrando nella nostra vita

Che cos’è l’Internet of Things

La Rete di “oggetti intelligenti” che sta entrando nella nostra vita

Internet of things (letteralmente “internet delle cose”) fa già parte della nostra vita – un esempio su tutti è rappresentato dallo smartphone – e nei prossimi anni ne diventerà una parte fondamentale. Ma molti non sanno che cos’è l’Internet of Things: con questo termine si definisce una Rete composta da “oggetti intelligenti” in grado di connettersi per elaborare e comunicare dati e accedere a informazioni rese disponibili da altri; in questo modo l’oggetto, recependo e trasferendo informazioni, è in grado di interagire con ciò che lo circonda modificando il proprio comportamento a seconda delle necessità.

Qualsiasi cosa, piccola o grande, potrebbe potenzialmente essere connessa alla Rete: molti di noi possiedono e utilizzano già prodotti che rientrano nell’Internet of Things, dagli smartwatch agli “assistenti virtuali” Google Home e Alexa di Amazon.
Molte persone utilizzano elettrodomestici che rendono la propria casa una “smart home” tramite la domotica: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e condizionatori che si attivano da soli o a distanza, capaci di regolare in autonomia le risorse consumate; sveglie che si auto-regolano in caso di traffico; impianti di riscaldamento che si accendono poco prima che si arrivi a casa.

Le applicazioni dell’Internet of things sono innumerevoli: oltre alla domotica sono attualmente in fase di sperimentazione applicazioni nell’urbanistica e nell’edilizia, come semafori intelligenti che diventano verdi all’avvicinarsi di un’auto nel caso in cui non ci siano pedoni nei paraggi. Molti sono gli studi per costruire “Smart buildings” in grado di modificare le proprie caratteristiche di luce, aerazione e consumi per migliorare il benessere di chi vi sta all’interno, e già sono diffusi gli ascensori che inviano il report sul proprio stato di funzionamento a un centro dati, permettendo la manutenzione predittiva. Altre applicazioni sono studiate nell’agricoltura, nella sostenibilità, nello smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, nella sanità e nella pubblica amministrazione.

La crescita dell’Internet of things sarà un’ottima occasione di business per le aziende hi-tech nei campi dei system integrator e delle soluzioni per la connettività.

In questo breve video reso disponibile sul sito della Comunità Europea si trova un chiaro esempio dell’Internet of things applicato alla vita quotidiana.

La mole di oggetti che presto diventeranno interconnessi è enorme: si stima che entro il 2020 saranno più di 25 miliardi e con essi crescerà enormemente anche la mole di dati che dovranno essere immagazzinati e scambiati tra i diversi device. Questi numeri ci dicono che la crescita dell’Internet of things sarà un’ottima occasione di business per le aziende hi-tech che si adoperano nella progettazione e nella vendita di system integrator e di soluzioni per la connettività, ma i benefici saranno importanti anche per le imprese che implementeranno sistemi di “smart work” grazie all’utilizzo di “smart products”, prodotti intelligenti che concorrono a migliorare la produzione (in termini di quantità e tempo impiegato) e a facilitare il rapporto con il consumatore.

L’immensa diffusione che ci sarà nei prossimi anni di questo genere di apparati impone però una riflessione sulla sicurezza dei dati online. Crescendo il numero dei dati messi in rete, dovrà necessariamente crescere anche il livello dei sistemi di sicurezza. Un possibile furto di dati o un hackeraggio potrebbero mettere in crisi la produzione di un’intera società: è quindi fondamentale conoscere in maniera puntuale come proteggere i dati on line.

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